SonoTroppoInnamorato

oh, te l'ho detto che oggi sono innamorato?

sabato, maggio 13

qui è Marco che parla

Grande Catapulko,
rinato dopo un periodo di catalettica inattività.

Io contribuisco alla questione sollevata prima di tutto con la risposta sullo stare insieme che piú mi ha fatto incazzare: (Don Gianni, mi scusi per la parolaccia, ma tanto avevamo detto che domani pomeriggio ci si vedeva, no?)

"eh si, per te é facile parlare, perché sei forte dentro, ma mica tutti quanti sono capaci di restare da soli come te".

La persona che ha pronunciato la frase avrei voluto mangiarmela principalmente per i seguenti motivi: (se si potesse, direi vai Paolone, via con L'EPN) :
  1. il suo fidanzato le sedeva accanto tranquillo (probabilmente era sordo, perché io l'avrei buttata in mare dopo averle ben cementati i piedi...)
  2. non si tratta di essere forti proprio per nulla. A volte ti trovi solo, con un sasso in fondo alla gola che non riesci a mandare giú, una voglia pazzesca di regalare a qualcuno tutto quello che hai dentro, perché lo sai che hai tanto da dare, ma butti giú il sasso con una bestemmia (eh Don Gianni, oggi proprio non ci siamo mi deve scusare, poi facciamo i conti domani), richiudi la voglia che avevi nella scatola ermetica che chiamano Cuore, dai due giri di chiave e vai avanti...
  3. Forse é sbagliato, forse la vera via verso la felicitá passa dall'accontentarsi e dallo scendere a compromessi (con se stessi, non con gli altri peró). Ma io non ci voglio finire come quelle coppie che a 45 anni non si guardano piú in faccia da 2, a 50 non si rivolgono piú la parola, che dedicano tutte le loro forze ai figli perché giudicano inutile riversarle nella coppia. Magari finirá che a 45 anni sono ancora qui a tirarmi delle gran pippe (Don Gianni, giuro domani arrivo con un rosario nuovo, cilicio e ceci...), ma se a 46 incontro quella che dico io, passeró gli ultimi 40 (e qui mi tocco, apotropaicamente parlando, speriamo che siano 50 o 60) piú belli del mondo...
e adesso chiudo con la risposta piú bella, me la sono sentita dire da una persona tempo fa e mi ha molto colpito:

"Hai presente quando suoni uno strumento scordato o canti stonato? Diciamo una chitarra non accordata. Tu suoni, sai la melodia a perfezione, sai le corde che devi andare a toccare, ma quello che ne esce é una cacofonia, una accozzaglia di suoni senza senso che non legano tra di loro per nulla...". "Ma quando ti fermi e le accordi tutte tra di loro allora lo senti subito nelle dita della mano, il suono corale ti passa nel corpo e lo senti che QUELLA é la sintonia che cercavi".
"Io non mi sono mai sposata perché non ho mai trovato qualcuno che avesse le corde della sua chitarra accordate con le mie".

Io lo trovo un paragone bellissimo. Anche perché spesso lo riapplico alla mia vita e a me stesso... a volte infatti mi sento parecchio stonato e mi tocca fermarmi per riaccordarmi.
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