SonoTroppoInnamorato

oh, te l'ho detto che oggi sono innamorato?

lunedì, settembre 25

qui è Marco che parla

Amici,
eravamo rimasti tempo fa alla seconda lezione sulla Teoria della Dunquificazione che tanto ha fatto parlare di sé.
Oggi vi propongo un seguito, che mi è stato più volte da voi richiesto con le molte lettere ed anche di persona. (Sonia a questo proposito, se la prossima volta mi lasci sul comodino, come eravamo d' accordo, le chiavi delle manette, evito di dover chiamare il fabbro, grazie.)

Dunque. Come eravamo rimasti? Ah si, più o meno eravamo rimasti così:

Innamoramento Conoscitivo, Innamoramento Colposo, Dunquificazione e poi, inevitabile, il calo adrenalinico e la discesa inesorabile verso l' indifferenza.
La domanda a cui tentiamo di rispondere oggi è:
ma è proprio inevitabile la perdita di interesse che segue la fase dunquificante?
La risposta amici e amiche è: per fortuna no! Ma tutto dipende da voi...
L' uomo (nel senso di essere umano) è un animale molto strano e come tale si comporta... Spesso (soprattutto nella nostra era consumistica) ciò che vuole, lo vuole perchè non ce l'ha, non perchè effettivamente desideri con tutto il cuore averlo. Certo, questa idea non si può applicare a tutto, ma secondo me condiziona gran parte del nostro modo di agire... Bisogna quindi, con abile strategia, cercare di non far mai scendere nel partner il desiderio per quello che non ha, fino a quando non scopre che di quello che ha non può più fare a meno. Concetto ostico, pure per me che lo scrivo e che non rileggo neppure perchè tanto non lo capirei.
Ma veniamo ad una esemplificazione (scambiate a piacere i sessi dei protagonisti, la situazione si applica a qualsiasi tipo di combinazione, xy, xx, yy, yx):
il nostro amico Ginetto si innamora pazzamente di Rosina, la sua vicina di casa. Escono insieme, si frequentano e passano tutte le fasi dell' innamoramento conoscitivo e di quello colposo. Arriva il momento di dunquificare... candele come se piovessero, incenso tipo kasbah, luci soffuse... Avviene il magico incontro, lui si sta fumando una nazionale senza filtro ed è entrato in pieno in fase discendente. A questo punto, pour parlè, lui le chiede "ti è piaciuto?". Rosina, ha due possibilità di risposta, ognuna delle quali la porterà su un ramo della ragnatela (cfr questo post) dal quale sarà impossibile ritornare indietro:
  1. Si, Ti amo tanto - Rosina è spacciata, ha appena accellerato di un fattore 10.000 la discesa dell' interesse di lui, che, preso da un impeto post-dunquificante e approfittando di una distrazione di lei, si cala dal balcone e scappa nella notte.

  2. Mah, si, insomma, abbastanza - Rosina ha appena ipotecato la sua salvezza e, se continuerà con questo atteggiamento disinteressato (tirando la corda sì, ma senza mai farla spezzare), potrà vincere per sempre il cuore di lui.
Il punto è quello di non farsi prendere per scontati, sempre lasciando intendere che siete leggermente superiori ed in fondo che lui/lei ci sia o meno a voi non importa. Più scapperete e più verrete rincorsi... Ma ricordate di non correre troppo, non tutti hanno il vostro stesso fiato lungo....!

Alla prossima!

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2006/2007 CAMPAGNA PER UNA DUNQUIFICAZIONE DI QUALITA': di la tua

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Caro amico,
dici bene tu, che bisogna tirare la corda senza spezzarla,
ma come si fa?
Alla fine il problema è come ci sentiamo dentro.
Ci sono periodi della nostra vita in cui non siamo alla ricerca
e i masculi arrivano come mosche sul miele. E poi ci sono periodi in cui soffriamo della cosiddetta "sindrome da incastro"
e per quanto di adoperiamo per dissimulare alla fine
l'ominicchio sente puzza si bruciato e fugge nella notte.
Eh già, perchè i consigli che dai alla fine sono cose risapute.
E'ovvio che bisogna sempre cercare di rimanere sul vago:
"siamo stati a letto ma non preoccuparti!cosa vuoi che sia???non è successo niente!!!siamo amiciiiiii!!!!anzi sai che ti dico non mi è piaciuto per niente (bugiarda!)".

Alla fine siamo tutte più o meno navigate e la lezione l'abbiamo imparata tutte.
Mi ricordo Debra Winger in "Ufficiale e gentiluomo". La madre la insegue fuori di casa urlandole: non lo incastrare!!!; e lei alla fine, visto che lui non la chiama, si defila e si fa ritrovare in un locale con un altro (come va?ah si magari ci si vede qualche volta in giro).
E Andy McDowell in "Quattro matrimoni e un funerale" chi se la dimentica?
Va a letto con Hugh Grant, poi, vedendolo atterrito il giorno dopo su un possibile seguito, gli ride in faccia riapparendo mesi dopo promessa sposa allo scozzesotto in kilt (che è pure vecchiotto e insomma io non me lo sarei fatto).
Il problema è fare i conti con "l'ansia da incastro", con il nostro inconscio che ci dice di andare da una parte,
mentre il conscio ci fa andare da un'altra.
Amiche/i rivolgo anche a voi questo quesito angosciante
che mi toglie il sonno e la fame da molto tempo:

Come si fa???

1:26 PM  
Blogger Marco said...

Ciao Isadora,
so che è difficile e so pure che tutti sappiamo quanto scritto nel post...
Chiaramente quanto ho scritto non voleva essere una generalizzazione! Non tutti i rapporti funzionano così, soprattutto all' inizio. Succede assai spesso che due si incontrino, che si innamorino e che si sposino felici e contenti dopo poco.
Ma per i rapporti "difficili", quelli che capitano sempre più spesso oggi e che forse capitano sempre più spesso a noi (le persone della nostra età se dovevano aver trovato l' anima gemella in modo semplice ed indolore probabilmente la hanno già trovata...), per questi rapporti non si scappa... più uno si allontana e più viene inseguito.
Come si fa? Si deve andare contro quello che pensiamo e sentiamo avendo in mente solo 1 cosa... lo diceva Richard Bach 30 anni fa, lo ha ripetuto un po' chiunque, da Sting a Coelho:

If you love someone, set them free. If they come back they're yours; if they don't they never were.

10:46 AM  
Anonymous Anonimo said...

Eh lo so, anche Gibran diceva qualcosa di simile:
"L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto; Poiché l'amore basta all'amore"
Però è anche tremendamente vero che quelli che hanno voluto accoppiarsi lo hanno già fatto senza tirarsi le seghe mentali che ci tiriamo noi, scegliendo il proprio amato/amata in base
a sentimenti realti e concreti, affinità della mente e dello spirito e non in base a fughe ed inseguimenti.
E'vero che un pò ci vogliono ma mi sembra che in molte situazioni i rapporti si esauriscano in questo gioco sterile
senza che ci si preoccupi realmente di conoscere l'altro/a
veramente.
Che sia una scusa del nostro inconscio per rimanere singles????

4:45 PM  

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