SonoTroppoInnamorato

oh, te l'ho detto che oggi sono innamorato?

domenica, aprile 30

qui è catapulko che parla

Perché quando ci vuole ci vuole...

Va bene che le mie poesie fanno schifo, e quello ok. Ma non puoi iniziare una cosa e lasciarla li a metà. Quindi io continuo. Giannini e Pinucce io ci sono ancora perché io credo che ci voglia un po' di costanza per le cose, altrimenti non riesci a cavare nulla dal buco nemmeno il ragno che magari almeno lui stavolta c'è.

Fatto questo pippotto il tema del giorno è il seguente: può un 30enne milanese single considerarsi parte di una generazione di pirla?

Mi spiego meglio: noi siamo nati quando la tv prendeva colore, quando non c'era ancora il telecomando, berlusconi e andreotti c'erano già e avevamo una bomba atomica a testa puntata addosso se non facevamo i bravi. I cartoni animati erano lo sballo più grande del mondo, il computer iniziava a fare i primi passi posizionando sotto le nostre dita dei cosi che avevano bisogno della tv e del mangiacassette per funzionare. Le storie orribili c'erano allora e ci sono ancora (attentati ai treni alle stazioni, no forse allora era peggio in Italia) i vestiti quelli erano inevitabilmente datati e dopo che i nostri fratelli maggiori sono stati i primi a sperimentare la droga, noi siamo stati i primi a sperimentare la diffusione alle masse delle marche di moda e i comportamenti e gli schematismi mentali associati...

A ripensarci questa delle marche, delle compagnie di amici caratterizzate e distinte tra di loro dalla marca di vestito indossato, insomma questa cosa mi ha sempre lasciato il dubbio che noi non fossimo una generazione come le altre. Forse già prima di noi i nostri genitori hanno vissuto il fascino di una marca, ma erano cose più d'elite, la massa degli adolescenti negli anni '50 forse non si distingueva per la marca della giacca a vento, magari per il fatto di andare in villeggiatura o no, di mangiare il pane bianco o quello nero, di avere più di un vestito e più di un paio di scarpe.

Sicuramente siamo la prima generazione di italiani che in massa ha assorbito quantità consistenti di messaggi pubblicitari televisivi, oltre che di radiazioni (grazie a chernobil e a chissà cos'altro) e che ha avuto per vessillo il disimpegno e lo sballo. Siamo una generazione a cavallo di due epoche: siamo nati tra l'epoca della tv come mezzo d'informazione (e di formazione, i nostri papà o forse nonni ci hanno fatto le medie grazie alla tv nel primo dopoguerra) e quello della tv come mezzo di comunicazione.

Siamo una generazione un po' di qua e un po' di la, sullo spartiacque tra uno sguardo sul mondo che bada al necessario e uno che guarda al "fico". Abbiamo avuto tre genitori: papa e mamma vissuti con poco (almeno la maggioranza di loro, chiaro che Lapo se legge sta roba gli sembra arabo) e il terzo genitore (la tv) che ci ha sempre promesso tantissimo. Tanto è che per un certo periodo i nostri genitori ci sono sembrati tristi, un po' senza fantasia...

Non so se siamo una generazione di pirla, lo vedremo. Sicuramente siamo una generazione di cui nessuno se n'è fregato per troppo tempo, siamo una generazione cavia su cui si sono fatti moltissimi esperimenti e che ora non ha nemmeno la forza di alzarsi e di chiedere che venga pagato il conto (di politici sotto i 40 anni ce ne sono veramente pochissimi che si possano alzare e dire qualcosa, qualsiasi cosa). E' chiaro che questo blog non si occupa di politica, però io volevo dire una mia sulle condizioni sociologiche in cui sono nati molti dei nostri lettori.

Ma meno male che c'è l'ammore!



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mercoledì, aprile 19

qui è catapulko che parla


+giannino...ammore!

A tutte le pine del mondo.

Il tuo Giannino esiste! C'è da qualche parte! Non stancarti di cercarlo!

Cerca cerca, trova trova,
ricerca ricerca,
ritrova ritrova.
Cerca cerca cerca cerca cerca.
Trova trova trova trova trova.

L'hai trovato?

No?

Allora cercacercarceraceraecarecaercaecraecarcearcarcearcearceraec acrearca caerce acrea crearcearcearc.

Ceralacca.


(clap clap clap clap clap)

Grazie grazie... (inchino) grazie...

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venerdì, aprile 14

qui è Marco che parla

Amici,
questa mattina durante il tragitto casa lavoro, mentre con estrema tranquillità viaggiavo sulla circonvalla, a momenti mi ribaltavo in Scooter.
Che c' entra direte voi?

Provate voi, mentre soprapensiero vi ascoltate la radio in cuffia, nel momento cruciale del sorpasso della 91 a beccarvi questa canzone... Come minimo avrete, come nel mio caso, un sensibile sbandamento e la crisi di riso sarà difficilmente contenibile. Ma lascio a voi ogni ulteriore commento...

P.s: per il pedone che ho lasciato morente sulle strisce pedonali di Viale Cassala... contattami pure attraverso il sito per gli eventuali danni...

Gigi D' alessio - Caro Gesù Bambino

Caro bambino Gesù
son stato bravo quaggiù
e adesso voglio da te
come regalo per me una ragazza così
ascoltami per favore.
Prendi due gocce di mare,
colora gli occhi di blu, e dagli un tocco più chiaro
con i raggi del sole sui capelli che fai
come quelle che a volte vedo in pubblicità

Pregherò e dopo mi innamorerò
ci sono ancora le stelle,
motivo per sognare,
cambierà, questa mia vita cambierà
avverto sotto la pelle
un battito speciale,
non è assurdo tutto questo se tu vuoi
sono cose che io non ti ho chiesto mai
sono troppi già i problemi che tu hai
una guerra di là, l'alluvione di quà
tanta gente che muore di fame.

Caro bambino Gesù,
io nei peccati che ho
no ho rubato pensioni
e quando vedo un bambino parlo sempre di te
ricordandogli tutto quello che non si fà

Pregherò e dopo mi innamorerò
ci sono ancora le stelle,
motivo per sognare,
cambierà, questa mia vita cambierà
tu scenderai dalle stelle
e ci darai un sorriso
Cambierà, la nostra vita cambierà
e sarà un mondo diverso,
dove l'amore vincerà...

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giovedì, aprile 13

qui è catapulko che parla

Si grazie a tutti i lettori, grazie veramente perché stiamo riscuotendo un successo fenomenale e vorremmo che voi ci seguiste sempre perché abbiamo tante cose da dire e tante teorie da illustrare.

Vorremmo approfittare del medium informatico per diffondere un punto di vista, un modo d'intendere, d'interpretare, ma senza volere dare ricette prefabbricate senza scadere nella soluzione di comodo buona per tutti.

Tutto quello che leggerete qui cari lettori ma soprattutto care lettrici è un urlo di due giovani uomini milanesi, nella notte della grande metropoli dove incontri milioni di persone ma non ne conosci nemmeno una, dove ti sembra di afferrare la vita più vera ma ti risvegli spesso e volentieri a mani vuote.

E se poi questi infermieri che mi stanno legando con una strana camicia mi lasciassero finire... aeuio aenipf890 14+fùàò1 aiutoooo ad+è mi portano viaùùàùà aj dpad iovjadjp ovj èpadjo aoèj daoèvjk adddddddddadvvvvvvvvddddddddddddddddddddddd dddddddddddddddddddddddddddddddd.---------------------

qui è Marco che parla

Ma che toothing e toothing...
A quello arriveremo poi.

Oggi vorrei prima di tutto rispondere alle tante richieste dei nostri lettori (Giuseppina grazie del centrotavola che ci hai mandato, è già in sala da pranzo di Paolone) e dilungarmi un attimo di più sul concetto di dunquificazione.

come prima cosa vi mostro in un grafico le varie fasi del processo, in modo che possiate riconoscervi o meno e capire dove state andando e dove volete andare...

Questa teoria ha una base antropologica di una certa consistenza che vi vado a spiegare.
Incominciamo da un esperimento scientifico sui topi.

Prendiamo un topo maschio (che a scopo referenziale chiamaremo Giannino) e 1 lt di Vov. Mettete Giannino in una gabbia di medie dimensioni, riempitegli l' abbeveratoio di Vov e ponete una topina (Pinuccia) insieme a lui nella gabbia.
Giannino e Pinuccia cominceranno a copulare con una frequenza altissima inizialmente (24/26 volte al giorno), ma poi Giannino, nonostante il Vov, diminuirà i suoi approcci verso Pinuccia fino ad una frequenza di 1 volta alla settimana (studi comparati hanno dimostrato che l' accopiamento a regime avviene sempre alle 21.45 del Sabato, durante la pubblicità su RaiUno).
Annotate i risultati dell' esperimento.
Ora prendete Pinuccia e rimuovetela dalla gabbia (convicentela che è una situazione temporanea, siate delicati) ed al suo posto ponete 1 nuova topina ogni ora (ne trovate parecchie sulle statali dopo le 18.30 ad un prezzo contenuto).
Noterete che Giannino riprende volentieri le buone vecchie abitudini e, grazie al Vov, torna alla frequenza di 24/26 volte al giorno (ma se gli piazzate una topina ogni 10 minuti le volte salgono a 96 e più anche fino alla disidratazione o all' attacco cardiaco...)

Ecco, Giannino rappresenta un buon esempio di istinto animale che troviamo anche nell' uomo, perchè il motivo del suo comportamento è l' istinto e la lotta per la sopravvivenza della specie.

Se un Giannino qualunque va con 100 diverse topine in un mese, ha la possibilità di fecondarle tutte e 100, passando così il suo carico genetico ai posteri...
Se una topina invece va con 100 Giannini in un mese (oltre a perdere la reputazione per uno strascico di veteromaschilismo ancora imperante) può restare incinta una sola volta... ed allora che lo fa a fare??

Meditate gente... Meditate

mercoledì, aprile 12

qui è catapulko che parla

[2:32:13 PM] Marco : ciat
[2:32:10 PM] catapulko : ciap
[2:32:13 PM] Marco : ciam
[2:32:17 PM] catapulko : ciaz
[2:32:20 PM] catapulko : punto mio!
[2:32:23 PM] catapulko : 1-0
[2:32:29 PM] Marco : ???
[2:32:30 PM] Marco : in base a che cosa?
[2:32:33 PM] catapulko : che sono io larbitro
[2:32:34 PM] Marco : :D
[2:32:35 PM] catapulko : :D

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Certo, la dunquificazione, certo.
Ma è con questo tuo amico che vai in giro a fare Toothing?

qui è Marco che parla

oh,
ieri sera con un mio amico abbiamo elaborato la teoria della DUNQUIFICAZIONE che è parecchio legata all' essere innamorati. Vado a suntificare il pensiero.
Tesi: L' essere innamorati presuppone la non dunquificazione.
Dimostrazione:

Prendiamo un ragazzo (che a scopo esemplificativo chiamaremo Paolone) ed una ragazza (che a scopo esemplificativo chiameremo CicciSonoPaoloneTiAmo). Ora, i nostri si incontrano ad una festa e si scambiano i numeri di telefono.
Paolone è molto felice ed il giorno dopo scrive un SMS (pronucia: SeMeSe, con le 'e' chiuse). CicciSonoPaoloneTiAmo risponde e ha inizio così la prima fase dell' innamoramento, che chiameremo Innamoramento Conoscitivo. E' la fase migliore perchè viene approcciata con speranza da entrambi i lati che, non conoscendosi, proiettano sulla controparte l' immagine dei loro partner ideali.
L' Innamoramento Conoscitivo ha una durata che varia a seconda dei casi, ma la cui lunghezza coincide con il periodo di non frequentazione (quello che intercorre tra il primo SMS/conversazione telefonica ed il primo incontro).
Segue il periodo di Innamoramento Colposo, che, a seconda dell' esito della prima e seconda uscita può avere un' intensità superiore alla prima fase o può bruscamente interrompersi con l' abbandono di una delle due parti (nel qual caso la parte abbandonata torna alla fase di Innamoramento Conoscitivo restandoci in base alla sensibilità di ognuno da 1 a 12 mesi).
Qui entriamo ora nel vivo della teoria, per cui vorrei mi seguiste attentamente.
Nel caso di buon esito delle uscite, l' Innamoramento Colposo termina comunque bruscamente nel momento esatto in cui sopraggiunge un R.R.D (rapporto ravvicinato dunquificante, dal latino ad dunquem venire, venire al dunque).
A seguito della dunquificazione il soggetto maschio perde di solito interesse nel soggetto femmina (la curva è una Gaussiana centrata sul momento della dunquificazione).

Vai al seguito (Puntata 2)

martedì, aprile 11

qui è catapulko che parla

Si ma al mondo ste cose non capitano solo a te, non mi sembrano così originali da farne addirittura un blog.
Ma poi perché dici che sei troppo innamorato? E che non ti vuoi più innamorare? E la casistica spiccia, dai mi sembri Mentana che da i risultati delle elezioni.
Mettiamo un po' di ordine in tutto questo, facciamo che chi ci legge (cioè noi due, forse la vale e magari il gio) ci capisca qualcosa...

qui è Marco che parla

Ho deciso che non voglio più innamorarmi
Le donne sono veramente troppo complicate...
Ipotizziamo che io ne trovi una che mi piace veramente. Ma proprio veramente veramente... Che non dormi di notte e le parli nel sonno (di giorno).
Ecco. Ci sono elevatissime probabilità che lei:

A) Sia Fidanzata (33%)
B) Si sia appena lasciata ed in crisi mistica abbia fatto voto di celibatezza per i prossimi 13 mesi (50%)
C) sia Lesbica (12%)
D) Sia un uomo (5%)

Passi l' esser uomo che è pure un po' colpa mia... ma cazzo e stracazzo, non è possibile tutte le volte la stessa storia....

sabato, aprile 8

qui è Marco che parla


Siete mai usciti con una ragazza e, in preda ad un momento di debolezza le avete chiesto "Posso darti un bacio?".

Ecco, per noi ragazzi semplici a cui piacciono le cose semplici, sembra assurdo, ma spesso l’esternazione di un proprio desiderio, soprattutto se legato ad un’altra persona ha un effetto deleterio… perché magari pure lei vuole un bacio, ma ora che sa che lo vogliamo noi (pluralia maiestatis), ci dice di no sicuro.

Quando ero bambino collezionavo figurine per il mitico Espana ’82. Mi ricordo che avevo 72 doppie di Nkono, il leggendario portiere camerunese. Ma quando qualcuno veniva da me e gli mancava proprio Nkono, io, conscio dell’importanza che aveva per loro, avanzavo richieste insostenibili (una partita di Poker a Las Vegas probabilmente avrebbe portato sul piatto un valore economico minore…)

Ho ancora a casa l’album. Contiene 72 figurine doppie di Nkono e mi manca Tiganá (di cui il mio vicino ha 36 doppie ma gli manca Nkono).

venerdì, aprile 7

qui è Marco che parla

E’ parecchio strano come sia difficile far combaciare il nostro interesse verso un’altra persona con quello di un’altra persona nei nostri confronti. Su cento incontri (per modo di dire, potrebbero essere 51 o 87) quasi la metà finiscono che lei è interessata a proseguire la serata a casa tua o a vedersi il sabato dopo o ad andare al cinema la sera dopo, ma tu decisamente non lo sei. L’ altra metà finisce che doneresti un rene o metà del fegato per farle fare un giro, o rivederla il sabato dopo o la sera dopo al cinema o “quando vuoi ti prego ti prego rivediamoci ho qui per te anche un rene, mezzo fegato e due tulipani”. Ma lei nulla.

Ma io ho una mia teoria… Questo deve essere un escamotage della natura per la regolazione demografica. O un suo modo di stimolarci a fare esperienza e a non fermarci subito e sederci sul divano a mangiare patatine ed a guardare Un Posto al Sole in TV con la prima venuta. Io la vedo così per lo meno, non trovo altrimenti alcuna spiegazione razionale… Quella che chiamiamo sfiga o “2 di picche” potrebbe in realtà essere lo sprone di Madre terra a proseguire il cammino arrivando alla meta con la consapevolezza di ció che cercavamo.