SonoTroppoInnamorato

oh, te l'ho detto che oggi sono innamorato?

lunedì, maggio 22

qui è catapulko che parla

Cari lettori. Esimie lettrici.
Il mio cuore -come tutti i cuori di chi è regolarmente un po' troppo innamorato- è come un'insalata di sentimenti... C'è dentro il dolce del mais, l'amaro del rapanello, il tenero del palmito, il croccante del cetriolino, il gusto delle olive, il piccante del peperone, l'energia della noce, il grasso della feta, la maestosità delle scaglie di grana e la leggerezza della lattuga. Poi ci metto anche dentro: 2 acciughine per il sale (sapore di saleeee) e qualche cappero per rendere un po' capperoso il tutto (il cappero c'ha un sacco di gusti scegliete voi qual'è che vi piace di più). Condire poi il tutto con olio d'oliva e due gocce di aceto balsamico e servire con del pane toscano et voilà, les jeux sont faits.
Ci sono più sapori nei nostri cuori che in giro per il mondo, noi di sonotroppoinnamorato lo sappiamo molto bene e le vostre numerosissime lettere ce lo confermano... continuate a scriverci numerosissime!


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lunedì, maggio 15

qui è Marco che parla

Amici,
ma c'è qualcuno in ascolto su queste frequenze???
Qualcuno che voglia partecipare dialetticamente alle nostre scorribande filosofico-pirlesche??
Oppure io e Paolone siamo soli in questo immenso vuoto che c'è, come diceva sempre il buon Raf?

Secondo me questo potrebbe essere il posto giusto per far incontrare domanda ed offerta, per far sentire le nostre voci alle molte orecchie interessate.

Magari siete solo timidi e andate motivati, e allora, per facilitarvi il compito ecco che vi vengo in soccorso.
In realtà io vi vengo in aiuto con una richiesta di aiuto (mi si scusi il gioco di parole).

Ieri ero in Liguria, tra Santa Margerita (o anche solo Santa come la chiamano i fighetti qui a Milano) e Portofino. Ecco, eravamo lì io ed un mio fido amico sdraiati sul nostro lettino a prendere il sole (oggi infatti assomiglio più ad pomodoro San Marzano che ad un essere umano), ed eravamo circondati da coppie di ragazze (non nel senso saffico del termine... effettivamente l' espressione giusta sarebbe forse stata ragazze a coppie) che avremmo molto voluto conoscere.
Io ed il mio amico però siamo, anche se non sembra, parecchio timidi e non abbiamo trovato nessun approccio all' altezza delle nostre aspettative... Siamo quindi andati via dalla spiaggia ad una certa ora, ancora single e senza valide prospettive per il futuro, amorevolmente parlando.
Chiedo dunque a voi, amici ed amiche in ascolto, di darci i vostri consigli!
Come vorreste fosse il primo contatto? che cosa vi aspettate di sentirvi dire???
Qualche cosa del tipo

"io me lo vedo arrivare, sul suo cavallo bianco, tutto di azzurro vestito, con il suo mantello al vento... Mi prende la mano nella sua, mi tira sul cavallo e scompariamo nella notte" (questa era chiaramente una Lei che parlava)

oppure

"a me piacerebbe che lei arrivasse vestita soltanto del bicchiere (come Ligabue soleva cantarci), si sedesse vicino a me e mi dicesse 'serviti il pasto cowboy'( la signora in rosso, Kelly le Brook)" (e questa potrebbe essere la fantasia di un ipotetico lui)

Insomma ci siamo capiti. Magari se riuscite ad essere un poco più pratici degli esempi qui sopra, e meno sognatori, ci date una mano realmente...
Pubblicheremo tutti i vostri consigli in una sezione apposita del sito!

Fatevi sentire, noi siamo qui ad ascoltarvi!! Lasciate un commento con il link qui sotto a mandateci un messaggio a sonotroppoinnamorato@yahoo.it

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sabato, maggio 13

qui è Marco che parla

Grande Catapulko,
rinato dopo un periodo di catalettica inattività.

Io contribuisco alla questione sollevata prima di tutto con la risposta sullo stare insieme che piú mi ha fatto incazzare: (Don Gianni, mi scusi per la parolaccia, ma tanto avevamo detto che domani pomeriggio ci si vedeva, no?)

"eh si, per te é facile parlare, perché sei forte dentro, ma mica tutti quanti sono capaci di restare da soli come te".

La persona che ha pronunciato la frase avrei voluto mangiarmela principalmente per i seguenti motivi: (se si potesse, direi vai Paolone, via con L'EPN) :
  1. il suo fidanzato le sedeva accanto tranquillo (probabilmente era sordo, perché io l'avrei buttata in mare dopo averle ben cementati i piedi...)
  2. non si tratta di essere forti proprio per nulla. A volte ti trovi solo, con un sasso in fondo alla gola che non riesci a mandare giú, una voglia pazzesca di regalare a qualcuno tutto quello che hai dentro, perché lo sai che hai tanto da dare, ma butti giú il sasso con una bestemmia (eh Don Gianni, oggi proprio non ci siamo mi deve scusare, poi facciamo i conti domani), richiudi la voglia che avevi nella scatola ermetica che chiamano Cuore, dai due giri di chiave e vai avanti...
  3. Forse é sbagliato, forse la vera via verso la felicitá passa dall'accontentarsi e dallo scendere a compromessi (con se stessi, non con gli altri peró). Ma io non ci voglio finire come quelle coppie che a 45 anni non si guardano piú in faccia da 2, a 50 non si rivolgono piú la parola, che dedicano tutte le loro forze ai figli perché giudicano inutile riversarle nella coppia. Magari finirá che a 45 anni sono ancora qui a tirarmi delle gran pippe (Don Gianni, giuro domani arrivo con un rosario nuovo, cilicio e ceci...), ma se a 46 incontro quella che dico io, passeró gli ultimi 40 (e qui mi tocco, apotropaicamente parlando, speriamo che siano 50 o 60) piú belli del mondo...
e adesso chiudo con la risposta piú bella, me la sono sentita dire da una persona tempo fa e mi ha molto colpito:

"Hai presente quando suoni uno strumento scordato o canti stonato? Diciamo una chitarra non accordata. Tu suoni, sai la melodia a perfezione, sai le corde che devi andare a toccare, ma quello che ne esce é una cacofonia, una accozzaglia di suoni senza senso che non legano tra di loro per nulla...". "Ma quando ti fermi e le accordi tutte tra di loro allora lo senti subito nelle dita della mano, il suono corale ti passa nel corpo e lo senti che QUELLA é la sintonia che cercavi".
"Io non mi sono mai sposata perché non ho mai trovato qualcuno che avesse le corde della sua chitarra accordate con le mie".

Io lo trovo un paragone bellissimo. Anche perché spesso lo riapplico alla mia vita e a me stesso... a volte infatti mi sento parecchio stonato e mi tocca fermarmi per riaccordarmi.
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venerdì, maggio 12

qui è catapulko che parla

Oggi parliamo di matrimonio. Perché la gente si sposa e perché la gente non si sposa.

Se lo chiedete in giro le risposte saranno le più varie:

Luca da Grosseto - "Mi sono sposato perché mi sono innamorato di una e quella mi ha lasciata e allora mi sono sposato un'altra".

Piergianni di Rovigo - "Sono molto innamorato di mia moglie, lo sono sempre stato e sempre lo sarò. Mi sono sposato perché ero e sono innamorato".

Oliviero da Recco (GE) - "Mi ero rotto di stare da solo, e allora mi sono sposato".

Ilario di Robecchetto con Induno (MI) - "Quando me l'ha chiesto non ho saputo dirle di no".

Pedro di Bolzano - "Mi sono sposato giovanissimo, volevo andare via di casa."

Ippolito di Frascati (RM) - "Mi sono sposato perché con lei stavo bene ma lo sapevo che poi l'avrei pagata".

Gennaro di Chioggia (VE) - "Mi sono sposato perché le ho chiesto di sposarla. Ma perché io le abbia chiesto di sposarla adesso questo non lo so."

Francesco di Lugo di Romagna (RA) - "Mi sono sposato perché non sapevo cosa fare. Lei neanche e allora ci siamo sposati, a una certa età uno si deve anche sposare".

Insomma sono moltissime le risposte, per non parlare di quelle delle donne (che oggi omettiamo, perché effettivamente non c'è tanto spazio). Il punto è che le risposte sono molto varie.

Al contrario, quanto si chiede in giro "perché tu non ti sei sposato?". La risposta è quasi sempre la stessa ed è: "Perché non ho trovato la persona giusta". Raramente a mio avviso una risposta ha avuto nella storia così tanto successo. Forse l'unica che mi viene in mente è il "Si" come risposta di un uomo alla domanda di una tipa che gli chiede "ti piacerebbe vedermi mentre faccio la doccia nuda stile i film di Alvaro Vitali e Edvige Fenech?".

Il punto quindi sembra trovare la persona giusta... ma per fare che? Visto poi che tutti siamo soggetti a cambiare sia di carattere che soprattutto fisicamente, non è affatto chiaro in cosa debba essere giusta questa persona. Per non parlare di quelli che ti dicono: "- Sai... ho una storia con una/o... ci vediamo un po' modalità scaldino... ogni tanto... ma questa sicuramente non è la persona giusta! - Bene, ma allora tu sai perché non è giusta? - E no... non lo so...".

La situazione è completamente confusa, ragazzi e ragazze... ma voi SIETE FORTUNATI! Si! Perché questo blog è dedicato proprio a fare chiarezza e a capire chi è per voi la persona giusta, insomma almeno ci proviamo!



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venerdì, maggio 5

qui è Marco che parla


Oggi parliamo di inquinamento.
Ma non di inquinamento dell' atmosfera, dell' aria (stamattina alle 8.30 causa mercato nei pressi di casa mia non si respirava, tra odore di pollo arrosto e di pesce fresco), dell' acqua...
No, oggi parliamo di inquinamento dei sentimenti. Perchè troppo spesso ormai capita di trovarsi faccia a faccia con persone che ci inquinano dentro, che mettono tensione dove tensione non ci deve essere, che complicano anche le cose più facili.
I sentimenti secondo me dovrebbero essere un' ancora di salvezza per fuggire dalla quotidianità, la nostra coperta di Linus, il martello di Thor che frantuma i problemi che abbiamo. E invece sempre più di frequente discorrendo con amici o conoscenti si scopre che ci sono troppi inquinatori...
Gente che ti porta a pensare una cosa mentre lei ne pensa un' altra, gente che pianta semi di piante infestanti nel nostro piccolo praticello privato interiore e poi sparisce. Gente che scarica tonnellate di immondizia nel suddetto praticello e pretende che noi la si smaltisca, gente che sembra disposta a condividere il viaggio per poi abbandonarci a metà strada...
Ebbene io vi dico (ma non chiedetemi di metterlo in pratica perchè è impossibile): state lontani dalle storie complicate (che poi sono quelle che attraggono di più, chissà come mai), lasciate stare. Le cose belle sono quelle che vengono più semplicemente, senza pensarci su, senza troppe paranoie.
Perchè noi siamo gente semplice e ci piacciono le cose semplici..... o no?
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giovedì, maggio 4

qui è Marco che parla


Amici.

quanti di voi si sentono un pesce palla e quanti di voi si sentono un barracuda?
Io oggi mi sento pesce palla. Il pesce palla per tenere lontani gli aggressori si gonfia e diventa 3/4 volte le sue normali dimensioni...
Il barracuda invece è l' aggressore.
Nella vita e nell' amore paga di più essere pesce palla o barracuda? Sul breve periodo per me sicuramente paga di più essere barracuda, sul lungo vedremo, voi state sintonizzati qui che tra una 15na di anni vi risponderò a questo fondamentale quesito.

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mercoledì, maggio 3

qui è Marco che parla

Dovremmo metterci d' accordo sul significato della parola PIRLA. perchè è un concetto troppo fumoso.
Cosa intendi, pirla nel senso che siamo reticenti a prenderci delle responsabilità che i nostri genitori alla nostra età avevano già preso da tempo? o nel senso che abbiamo perso il moto emotivo verso ideali alti? (ormai discussioni accanite in pub o bar vari a parlare di politica o di Popper sono più un' eccezione che una regola...).

Remi era romantico. Il Muppet Show ha forgiato per sempre la mia fantasia ed il mio modo di ironizzare su tutto. Anche Starsky e Hutch hanno influenzato positivamente il mio carattere, come il sorriso contagioso dell' agente Poncherello dei Chips. Tiny Cansino non la cito neppure perchè il suo confronto con Carmen Russo viene vinto da quest' ultima senza neppure colpo ferire...

A riprova che la televisione non è la colpa della nostra pirlaggine c'è il fatto che secondo me i paninari degli anni '80 Remi e i Muppet proprio non se li cagavano.

Ma siamo sicuri che siamo proprio pirla? Non sarà solo voglia di scoprire il mondo prima di decidere che ne abbiamo assaggiato già una bella fetta?


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qui è catapulko che parla

Io non ho fatto filippiche contro la società, bensì avanzavo un'ipotesi tutta da verificare, e cioè: "non è che noi trentenni di oggi, essendo stati per primi sotto la pressione dei media, siamo per caso un po' pirla?" (ho delle conferme empiriche su questo ma al momento non mi posso sbilanciare).

Avanzo anche, nel mio incompreso articolo, l'ipotesi che una delle prime manfestazioni della pirlitudine della nostra generazione possa essere stata quella della "brand-diven-community" che fu il moto dei paninari negli anni '80.

Il mio idolo per esempio era Massimo Boldi al Drive In che non esiterebbe a definirsi un pirla, così come Jerry Calà (che del pirla lo dava agli altri). Poi c'era anche Tinì "sweetlove" Cansino che ho sposato un paio di volte in sogno e una anche da sveglio durante una lezione di geografia astronomica al liceo.

Ma torniamo a noi. Io sostengo che il fatto che da bambino vedevo il "Muppet Show" oggi forse non mi sta aiutando a vivere meglio la mia relazionalità coll'altro sesso. Aver seguito tutte le serie di "Hello Spenk" (o come caz... si scrive) a me oggi forse mi genera degli scompensi affettivi.

Poi c'è il capitolo Remi. Penso che Remi se io non lo avessi visto, beh... il mio carattere oggi è malinconico e sognatore, inguaribilmente romantico e viaggiatore, forse proprio perché ho visto tutte le puntate di Remi.

Hai ragione tu, la tv almeno propone un modello di comportamento (ci sono gli omini che si muovono dentro) ma te lo propone con più efficacia quando sei adolescente, non ora che hai 30 anni.

W LA TIVU W REMI E W L'AMMORE


ps. 割れ目に、出来れば複数の男性の前でオナニーしてみたいです。


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qui è Marco che parla

Ok caro il mio Paolone,
il tuo Post qui sotto io non l'ho mica capito.... mi sembra una filippica contro la società in toto, e contro la cultura mediatica del nuovo millennio (e pure del decennio precedente!). Essendo un po' generalista però non capisco contro chi stai puntando il dito...

Quello che è certo è che se è vero che la società ci influenza e quindi anche il nostro modo di amare, non credo che la colpa sia da dare al mezzo televisivo.
Sono piuttosto Internet e il digitale da prendere come responsabili, anche se poi responsabili di che? siamo proprio sicuri che oggi vada molto peggio di come andava nel '68 (i nostri genitori) nel '70 o nei fantastici anni '80?

SMS, Chat, Internet hanno sicuramente introdotto da un lato nuovi modi di comunicare. Questo inizialmente, perchè poi con l' andare del tempo la comunicazione si è appiattita, si è sterilizzata, spersonalizzata. Una volta per uscire con una ragazza si stava davanti alla cornetta del telefono (quella bella verde militare, attaccata all' apparecchio con la rotellona ed i numeri sotto....) per 10 minuti prima di fare il numero e ricevere il sempre immancabile 2 di picche. Ci si inventavano minuti e minuti di conversazione inutile, che arabescava attorno al punto, prima di fare la fatidica domanda.
Oggi capita che il tutto si concluda con un SMS. Magari prima di incontrarsi si diventa migliori amici solo per aver parlato mesi davanti ad uno schermo e ci si incontra scoprendo che abbiamo chattato con un personaggio di un nostro film interiore... e come quando si vede il film dopo aver letto un romanzo, la realtà è sempre un gradino sotto alla fantasia...

La televisione invece propone modelli comportamentali, forse anche sbagliati, ma che secondo me possono aiutare a dare uno spunto e/o uno stimolo per coloro che ne possono avere bisogno. Magari solo uno spunto di riflessione. Ma se guardata con spirito critico io sono certo che possa stimolare piuttosto che toglierlo lo stimolo...

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